Il nuovo modello 730 precompilato rischia di avere un effetto boomerang sui costi per milioni di italiani.
Il fisco ha previsto che da quest’anno la maggioranza dei contribuenti debba presentare online la dichiarazione precompilata al fine di dedurre/detrarre le spese mediche.
Secondo il Governo dovrebbe rappresentare un passo verso la semplificazione della dichiarazione dei redditi, ma invece è una vera e propria complicazione per molti contribuenti e porterebbe anche a maggiori spese rispetto al vecchio modello 730.
Dopo le polemiche alzate anche da Beppe Grillo nel suo blog circa i costi per i cittadini di questa semplificazione fiscale, anche il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, ha dichiarato “Nonostante le promesse fatte nei mesi scorsi da autorevoli esponenti del Governo, per la stragrande maggioranza dei contribuenti italiani il modello 730 costerà di più rispetto all’anno scorso. A nostro avviso almeno i 2/3 dei contribuenti, pari in termini assoluti a circa 10 milioni, saranno costretti a ricorrere ad un intermediario fiscale”.
Sarà molto difficile che un pensionato o una persona con poca dimestichezza con il computer opti per la dichiarazione online: nella stragrande maggioranza dei casi, difatti, si ricorrerà ad un Caf o ad un professionista.
Come se non bastasse da quest’anno i costi per i consulenti o i Caf sono più alti: avranno oltre la sanzione in caso di errore, anche i costi delle imposte e di assicurazione.
“Alla luce di ciò i Caf, a seconda della complessità, stanno facendo pagare l’elaborazione dei modelli cosiddetti “precompilati” che, fino all’anno scorso, erano gratuiti. Una vera beffa: nonostante le promesse fatte nei mesi scorsi, la stragrande maggioranza dei contribuenti che dovranno modificare il precompilato sarà chiamata a pagare di più” ha concluso Bortolussi.