Ormai quella che era una notizia che interessava poco perchè proveniva dai paesi più poveri e arretrati del mondo, fa paura più che mai: il virus dell’ebola si presenta sempre più agli occhi del mondo come una possibile pandemia che oltrepassi i confini africani per contagiare il mondo intero.
Ed ecco che, più che le mille vittime già accertate, è la paura a spingere a cercare un vaccino che possa prevenire o quantomeno curare questa epidemia che miete vittime, con una percentuale di morte di oltre 90% dei contagiati.
La sanità pubblica canadese ha deciso di donare ai Paesi coinvolti un vaccino sperimentale gratuito, 1500 dosi di preparato che non è stato ancora testato sugli esseri umani, mentre negli Stati Uniti le due persone contagiate sembrerebbero ricevere benefici dal vaccino ZMapp creato dagli americani.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha dato il via libera ai vaccini sperimentali: si è aperti anche a sieri e altre terapie sperimentali testati sulle scimmie ma non ancora sugli uomini, anche se l’autorizzazione dell’Oms rischia di non produrrre risultati concreti nel breve termine.
I vaccini sono pochi, le dosi limitatissime e i contagiati purtroppo crescono in modo esponenziale.