Il 2014 non è ancora giunto al termine, ma per il fisco italiano si possono iniziare a tirare le somme di quest’anno che sta quasi per finire. Arrivano buone notizie per le casse dello Stato e non lo sono affatto per i così detti “furbetti”, per molti di quei piccoli e grandi evasori che hanno provato a frodare il fisco.
Il ministero del Tesoro, ha fatto sapere, che tra il mese di gennaio 2014 e quello di settembre, le entrate derivanti da accertamenti e controlli sono cresciute del 14,5% rispetto all’anno precedente, con una somma incassata di circa 759 milioni di euro evasi.
La lotta all’evasione sta avendo buoni risultati ma c’è da chiedersi da cosa nascono queste maggiori entrare derivati dai controlli fiscali. Negli ultimi anni sono in costante aumento i oggetti che non sono in grado di far fronte ai loro “impegni” di tasse e imposte e diventano quindi, loro malgrado, degli evasori fiscali.
In particolare questi soggetti che hanno pagato le tasse fino a qualche tempo fa e ora non sono più in condizioni economiche di farlo, sono più facilmente soggetti a controlli ed accertamenti, mentre i gradi evasori o quelli che non hanno mai pagato nulla continuano a farlo con danni all’intero paese.