La sensibilità all’arte e alle grandi opere, frutto della genialità di artisti che ci hanno lasciato un’eredità dal valore inestimabile, è una grande virtù. L’atto di appropriarsi di un pezzo di patrimonio artistico e culturale di un Paese, invece, è reato. Una tendenza fraudolenta, quest’ultima, che si è aperta con uno dei più ecclatanti furti d’arte della storia, avvenuto oltre un secolo fà con la scomparsa dal Museo del Louvre dell’ enigmatica e misteriosa Gioconda di Leonardo; che scatenò un forte scalpore negli ambienti dell’arte e non solo.
Un aiuto efficace al ritrovamento della refurtiva dei Diabolik di musei arriva dalla tecnologia: grazie a sofisticati apparecchi i Carabinieri di Piacenza sono sulla buona strada per il ritrovamento del “Ritratto della Signora” di Gustav Klimt, scomparso nel 1997.
Il caso della scomparsa di una delle più rappresentative opere dell’Art Nouveau si riapre a distanza di 17 anni; nella speranza che la “signora di Klimt” ritorni al più presto a completare la collezione d’arte di Piacenza.