Una vita scandita dalla passione per i grandi classici della letteratura, un’inesauribile curiosità intellettuale; motore essenziale per lo studio e la ricerca della Filologia romanza italiana. Questo è il ritratto di Cesare Segre; autorevole uomo di Lettere scomparso oggi, a 85 anni, a Milano.
Un’atto d’amore inestimabile verso la continua ricerca filologica testuale accademica alla quale, Cesare Segre, affiancò l’attività d’insegnamento nelle più prestiogiose università del mondo: dalla Harvard University alle università di Princeton, Berkeley, Manchester fino all’Unam (Mexico); occasioni che lo hanno visto operare in veste di guida didattica, per migliaia di studenti, nel mondo della filologia romanza.
Ma un profondo legame professionale lo intrattenne con l’ateneo di Pavia; dove Cesare insegnò in qualità di professore incaricato, e poi ordinario, della sua disciplina.
Il mondo delle Lettere lo ricorda come personaggio di spicco dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dei Lincei.
Storico collaboratore della casa editrice Einaudi; istituzione per la quale diresse la collana “Nuova Raccolta di Classici Italiani Annotati”: produzione che diede ulteriore lustro alla sua genialità letteraria.