L’ultima frontiera del bullismo corre su Whatsapp. Lo strumento con il quale milioni di utenti comunicano tra di loro nella città di Torino è diventato strumento di violenza.
Insulti, botte, parole forti. Nell’ultimo anno la violenza a danno di altri si è mossa anche servendosi delle nuove tecnologie. Dopo i social oggi è toccato a Whatsapp.
Servendosi della rete un gruppo di ragazzi di Torino, attraverso un telefonino, hanno pianificato una vera e propria spedizione punitiva a danno di altrettanti coetanei.
Parole digitate su una tastiera parole che sono finite all’interno di un gruppo creato nella chat.
In Italia dicono le statistiche un ragazzo italiano su tre è vittima del bullismo. Atti che spesso vengono tenuti nascosti ai genitori e ai parenti. Ecco perchè secondo gli investigatori delle forze di polizia oggi i genitori più
che regalare telefonini di ultima generazione, dovrebbero prima conoscere gli strumenti moderni e le loro applicazioni.