Non escono indenni dalla crisi economica gli stabilimenti della bibita più conosciuta al mondo, la Coca Cola.
Si chiudono i cancelli della fabbrica per circa 2000 lavoratori. Inventata nel 1886 ad Atlanta dal farmacista statunitense John Pemberton come valido rimedio per il mal di testa, la bibita dall’ingrediente segreto, ha attraversato la storia. Tra guerre e crisi economiche rimanendo sempre sulla cresta dell’onda.
La società è stata costretta, nei giorni scorsi, a tirare la cinghia e a ridurre la propria forza lavoro, effettuando tagli dai 1.600 ai 1.800 posti nell’ambito del piano di riduzione dei costi da 3 miliardi di dollari. Una notizia che ha lasciato nello sconforto molti dipendenti dell’azienda che da lavoro a tantissime persone in tutto il mondo.
“Non assumiamo decisioni sui posti di lavoro alla leggera – hanno ribadito i vertici della Coca-Cola in una nota stampa- nello scorso trimestre Coca-Cola ha registrato un calo dell’utile netto del 14%, a 2,1 miliardi di dollari”.