“Domnica non è venuta per evitare ulteriori esposizioni. La signora Cermotan ha tenuto un atteggiamento di collaborazione, non si è sottratta ai propri obblighi.Quella notte Domnica ha rischiato di rimanere schiacciata dalla nave ma ha partecipato ai soccorsi dei passeggeri mettendo a rischio la propria incolumità e la propria vita. Domnica ha subito conseguenze irreversibili, di natura psichica, cioè lo stress post traumatico, per le ore di terrore vissute in prima persona”.
Queste sono state le parole espresse da Valentina Quartoni, legale di Domnica Cemortan, la ballerina venticinquenne moldava che la sera del 13 gennaio del 2012 si trovava sopra la nave da crociera Costa Concordia il cui naufragio ha provocato la morte di 32 persone tra i passeggeri e l’equipaggio.
Domnica Cemortan ritiene di essere stata vittima di un aggressione mediatica, e allo stesso tempo ha chiesto un risarcimento di 200 mila euro per i danni subiti.