Papa Francesco, durante l’omelia della veglia pasquale nella basilica di San Pietro, ha parlato ai suoi fedeli: “Entrare nel mistero ci chiede di non avere paura della realtà: non chiudersi in sé stessi, non fuggire davanti a ciò che non comprendiamo, non chiudere gli occhi davanti ai problemi, non negarli, non eliminare gli interrogativi”.
“Dopo la notte di dolore e di paura seguita alla morte di Gesù, gli uomini rimasero chiusi nel cenacolo. Le donne, invece, all’alba del giorno dopo il sabato, andarono al sepolcro per ungere il corpo di Gesù” ha continuato.
Papa Francesco ha inoltre meditato sui sentimenti dei discepoli dopo la morte di Cristo, in particolare sul cuore delle donne che si recavano al sepolcro “era pieno di commozione e si domandavano: ‘Come faremo ad entrare?, chi ci rotolerà la pietra del sepolcro?’ Invece la pietra era ribaltata e la tomba aperta, e le donne furono le prime a vedere questo grande segno: la tomba vuota; e furono le prime ad entrarvi”.
Il Santo Padre ha invitato ad imparare dalle “donne discepole di Gesù, che non rimasero prigioniere della paura e del dolore, ma uscirono con il cuore unto d’amore, uscirono e trovarono il sepolcro aperto”.
Infine, il Pontefice ha invitato a “cercare un senso non scontato, una risposta non banale alle domande che, mettono in crisi la nostra fede, la nostra fedeltà e la nostra ragione”.