Tullio Lanfranchi, operaio di 61 anni ha telefonato al 118 per denunciare se stesso per aver ucciso moglie e figlia.
Prima la rivelazione ai vicini, poi a Niardo in Vallecamonica, Brescia, la denuncia, l’uccisione di Gloria Trematerra, insegnante di lingue del liceo di Breno e poi di sua figlia, Alice che aveva tentato di difendere sua madre.
La donna è stata uccisa a coltellata ed è morta poco dopo il suo arrivo in Ospedale di Esine. La figlia è stata dimessa solo con qualche ferita. «È arrivata questa ragazza ferita alle mani chiedendo aiuto. Per favore aiutate mia madre, mi ha detto e abbiamo immediatamente chiamato i soccorsi», così ha detto una barista vicino alla casa dei coniugi del bresciano.
L’uomo ha utilizzato un grosso coltello da cucina, la cui lama è di oltre dieci centimetri. Il litigio, l’ennesimo ha scatanato la rabbia di Tullio Lanfranchi.
Il pm titolare dell’inchiesta si chiama Carlo Pappalardo. Le due donne vivevano in un appartamento protetto a Breno. La figlia aveva denunciato la violenza del padre e convinto la madre ad arrivare alla separazione.
La donna al termine dei consigli di classe durati fino a poco prima delle 20, è tornata a casa ritorno a casa per prendere degli oggetti personali. «Difficile capire perché lo abbia fatto e soprattutto perché non si sia fatta accompagnare», ha detto il sindaco di Niardo Carlo Sacristani,.