La Corte Costituzionale ha bocciato la legge Fini-Giovanardi, le droghe pesanti e leggere non saranno più equiparate. Ritorna nuovamente in vigore la legge Iervolino-Vassalli, che invece prevede pene più tenui per detenzione, uso e spaccio di droghe leggere.
La Fini-Giovanardi prevedeva pene molto severe per lo spaccio di hashish: prima tra i due ed i sei anni di reclusione, poi addirittura da sei a venti anni di reclusione e multe che andavano dai 26mila ai 260mila euro.
Non l’ha presa bene Giovanardi, senatore di NCD e uno dei fondatori della legge, che ha sbottato: “La legge è entrata in vigore all’inizio del 2006 e nessuno dei governi e dei parlamenti eletti nel 2006, 2008 e 2013, con maggioranze di centrosinistra, di centrodestra o tecniche ha mai provveduto a modificarla”.
A questo punto i detenuti condannati per le droghe leggere possono subire una riduzione della pena oppure ottenere direttamente la scarcerazione.