È stato presentato nei giorni scorsi a Roma il nuovo album di Francesco De Gregori ancora un album dal vulcano”.
Un doppio album, il sedicesimo dal vivo, del quale il “principe della canzone italiana” ha detto: “È vero, ho fatto tanti album live, forse troppi, direbbe qualcuno. Ma ne farò ancora. Questa cosa ha sempre stupito anche me, forse è perché sono un narcisista e mi piace far vedere e far sentire cosa succede quando canto davanti alle persone. Ho la necessità di pubblicare me stesso e di testimoniare la facoltà delle canzoni si cambiare nel tempo. Del resto è come se a un pittore si impedisse di dipingere anche 10 quadri in un giorno… io mi sento un po’ quel pittore”.
Questo nuovo doppio album è stato registrato durante il concerto che De Gregori ha tenuto lo scorso mese di agosto a Taormina, presso il Teatro Antico.
Una registrazione fatta all’insaputa dell’artista che ha dichiarato: “Era l’ultima data e non avevamo registrato nulla. Mi dispiaceva e l’ho detto al mio bassista e produttore Guido Guglielminetti. E’ stato lui ad organizzare tutto: quella sera penso di essere stato l’unico a non sapere della registrazione”. Durante quella serata, c’è stato anche l’omaggio a Lucio Dalla, cantando una delle memorabili canzoni del suo amico “con 4 marzo 1943”.