Nonostante, secondo gli ultimi sondaggi, sia proprio il Reddito di cittadinanza ad aver spostato molte delle preferenze degli elettori dei 5Stelle verso la Lega, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio continua con le sue rassicurazioni, convinto del suo operato e di quello del suo partito.
Parlando su Rete 4, Di Maio spiega che “ci saranno tutti i documenti da preparare nel mese di febbraio” e a marzo si faranno le domanda via internet o alle Poste ma non ai centri per impiego.
Per il leader 5Stelle, chi verrà ammesso dal 27 aprile vedrà liquidato il primo beneficio. Secondo le prime stime, saranno coinvolti 5 milioni di italiani, 1,7 milioni di nuclei familiari, 225 mila diversamente abili e 500 mila pensionati minimi (per le pensioni di cittadinanza).
E Di Maio pensa anche ai furbetti, tranquillizzando tutti i sospettosi: solo chi ne avrà veramente diritto si vedrà comminato il beneficio, mentre per gli altri ci saranno solo denunce.
Ed infatti il ministro ha già scovato il primo furbetto, un consulente di un caf siciliano finito.
L’uomo, intercettato dai giornalisti di Non è l’Arena, elargiva infatti consigli su come raggirare i paletti del reddito di cittadinanza.
“Questi consulenti che ti consigliano come eludere la legge fanno passare un guaio alle persone. Scandaloso che il furbetto è il consulente di un caf privato, affiliato a un sindacato”, ha tuonato Di Maio su Facebook.
Ai cittadini, ha aggiunto il vicepremier, “dico evitate di cadere nel tranello di chi vi consiglia queste cose, anche perché se i controlli arrivano non ci sarà pietà per nessuno, si rischiano fino a 6 anni di carcere”.