La situazione sanitaria del nostro paese, soprattutto nelle regioni del nord Italia, sta diventando di ora in ora più drammatica: non solo i posti in rianimazione sono praticamente esauriti, ma le attrezzature non bastano e medici e infermieri non ce la fanno più a reggere turni infiniti.
Ecco perché è stata presa una decisione importantissima: il ministro dell’Università Gaetano Manfredi ha annunciato che “i diecimila laureati in Medicina che hanno fatto domanda per l’Esame di Stato, fino a ieri necessario per l’abilitazione al mestiere” potranno “essere impiegati subito nei servizi territoriali, nelle sostituzioni della Medicina generale, nelle case di riposo. Libereranno diecimila medici che saranno trasferiti nei reparti di corsa”.
“Con questo decreto abbiamo accorciato di otto, nove mesi l`ingresso nel mondo del lavoro dei laureati in Medicina. Lo chiedevano gli studenti, i camici bianchi, gli amministratori della sanità.
La laurea per gli infermieri, le professioni mediche appunto, già funziona così. Il bisogno di medici in Italia negli ultimi anni è diventato un`urgenza, l`emergenza epidemiologica ci ha fatto accelerare i tempi e varare una cosa giusta. Ci adeguiamo agli standard europei”, ha spiegato il ministro in un’intervista a Repubblica.