Nell’ambito di questa terribile emergenza sanitaria c’è una buona fetta della classe politica che sta mostrando tutto il suo carattere, a partire dal Premier Giuseppe Conte, che ha preso in mano la situazione e sta prendendo importantissime decisioni, nel bene e nel male.
Anche molta dell’opposizione sta collaborando con proposte costruttive, ma c’è sempre qualche bastian contrario, che forse neppure ha compreso a fondo la portata della tragedia che stiamo vivendo.
Il riferimento è al leader della Lega, Matteo Salvini, che dopo numerose esternazioni già nei giorni scorsi, in queste ore ha raggiunto il culmine: mentre i governanti di tutte le regioni stanno letteralmente supplicando i propri cittadini di restare a casa, per contenere i contagi, lui invoca per Pasqua la riaperture nientemeno che delle Chiese.
“Sostengo la richieste di coloro che dicono di poter entrare in chiesa, seppur ordinatamente, con le distanze di sicurezza, per la Messa di Pasqua, magari un po’ alla volta, in quattro o cinque. C’è un appello promosso da Tempi ai vescovi italiani: rispettando le distanze, in numero limitato, la santa di Pasqua per milioni di italiani può essere un momento di speranza”, ha detto in una intervista a Sky Tg24.
Se però sperava di trovare consensi, si è sbagliato di grosso: non solo si è trovato contro l’intera classe politica e dirigente, ma anche i cittadini comuni, che hanno compreso sulla propria pelle l’importanza di fare sacrifici ora, per uscire al più presto da questa terribile emergenza.