A settembre bisogna ripartire: è dallo scorso febbraio che i nostri bambini e ragazzi non entrano in classe, e la didattica a distanza non può certo sostituirsi per sempre a quella in presenza.
Nei giorni scorsi il governo ha quindi emanato le nuove direttive da seguire per tornare in classe in tutta sicurezza, ma c’è bisogna in primis di nuova “linfa”, nuovo personale sia docente che Ata.
Ed il ministro Lucia Azzolina sembra assolutamente d’accordo: in commissione al Senato ha annunciato addirittura 80 mila nuove assunzioni.
Del resto, come calcolato dalla Cisl, le cattedre vacanti sull’organico di diritto sono 85.150 (+20mila sull’anno prima): di queste 50mila circa sono al Nord.

“A conclusione delle procedure concorsuali avviate dal Ministero, avremo garantito l’immissione in ruolo di 78 mila docenti. E’ un grande risultato, che ci consentirà di dare stabilità ad un gran numero di docenti e di garantire la continuità didattica dell’insegnamento per i nostri studenti”, ha spiegato al Senato.
Ma a settembre sarà record di supplenti: già prima del Covid-19 molte stime convergevano sui 200mila incarichi a tempo determinato in arrivo e ora che serve un metro di distanza tra gli alunni il conto complessivo potrebbe salire a 250mila, inclusi i 50mila contratti a tempo determinato (più 17mila per il personale Ata) aggiuntivi.