L’Europa ha quasi completamente riaperto le sue frontiere, ed ormai sono poche le zone che osservano ancora lockdown e chiusure, mirate a limitare la diffusione dei contagi da Covid 19.
Ma la situazione non è affatto così rosea come molti credono: ci sono focolai accesi in quasi tutti gli stati, e sono molte le zone dove i numeri stanno tornando a salire in maniera incontrollata.
In Germania, ad esempio, cresce la paura perché nelle ultime 24 ore sono stati registrati 633 nuovi casi di coronavirus. Lo ha riferito il direttore dell’Istituto Robert Koch (Rki), Lothar Wieler, che ha definito “molto preoccupanti” gli ultimi sviluppi in Germania, con la ripresa dei contagi.
“Siamo nel mezzo di un rapido sviluppo della pandemia”, ha ammesso Wieler, denunciando che i tedeschi sono diventati “negligenti” ed esortando quindi la popolazione al rispetto delle norme sul distanziamento sociale e a indossare le mascherine anche fuori, se non riesce a mantenere una distanza di 1,5 metri.
“Non sappiamo ancora se questo sia l’inizio di una seconda ondata, ma naturalmente potrebbe esserlo”.
La Germania, fa sapere l’Independent, ha inoltre annunciato un piano di test obbligatori e gratuiti per i vacanzieri che tornano dai paesi ad alto rischio pandemia, nel tentativo di rallentare la diffusione dell’infezione: “Dobbiamo impedire ai rimpatriati – ha twittato Jens Spahn, ministro della sanità – di infettare involontariamente gli altri e scatenare nuove catene di infezioni”.