Una nuova variante di SARS-CoV-2 si sta diffondendo rapidamente nel Regno Unito, con oltre 1.400 casi da settembre. SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19, generalmente accumula mutazioni lentamente nel tempo , ma questa nuova variante aveva accumulato rapidamente più mutazioni .
Se questa nuova versione del virus è destinata a rimanere, come sembra, cosa significa?
La nuova versione di SARS-CoV-2 – denominata B.1.1.7 – si sta diffondendo nel Regno Unito e forse oltre. Le differenze tra il vecchio e il nuovo virus includono 23 mutazioni nel codice genetico del virus che hanno alterato quattro proteine virali.
Otto di queste 23 mutazioni influenzano la proteina spike. Ciò è importante perché la proteina spike consente al virus di entrare nelle cellule umane ed è un obiettivo chiave della nostra risposta immunitaria, sia nel combattere il virus durante l’infezione che nel proteggerci dalle malattie dopo la vaccinazione con i vaccini Pfizer e Moderna.
Se le modifiche alla proteina spike aiutano il virus a entrare più facilmente nelle cellule umane, il virus potrebbe essere trasmesso da persona a persona più facilmente.
I campioni del nuovo virus isolati dai pazienti suggeriscono che questa variante è aumentata in frequenza relativa negli ultimi tre mesi.
L’aumento della frequenza è preoccupante, in quanto suggerisce – ma non dimostra – che gli isolati B.1.1.7 di SARS-CoV-2 siano più trasmissibili del virus originale. Alcuni hanno stimato che il nuovo virus potrebbe essere fino al 70% più trasmissibile del vecchio virus.
Se questo aumento della trasmissibilità è confermato, potrebbe essere dovuto alle mutazioni nella proteina spike che le consente di legarsi più strettamente al recettore ACE2, che fornisce un gateway per il virus per entrare nelle cellule umane.
Ma potrebbe anche essere dovuto a una qualsiasi delle altre modifiche al virus.
Se la nuova versione, B.1.1.7, è effettivamente più trasmissibile del vecchio virus, sarà più pericolosa nel senso che farà ammalare più persone.
Entrambi i vaccini Pfizer e Moderna agiscono addestrando il nostro sistema immunitario a riconoscere una versione specifica della proteina spike virale . La versione della proteina spike utilizzata dai vaccini è stata progettata per corrispondere a quella del vecchio virus, non a quella del virus B.1.1.7. Ciò significa che i vaccini potrebbero diventare meno efficaci del previsto se questo nuovo virus si diffondesse ampiamente.
La mancata corrispondenza tra virus e vaccino è una sfida continua per gli scienziati incaricati di sviluppare il vaccino contro l’influenza stagionale. Ma anche con una mancata corrispondenza virus-vaccino , il vaccino antinfluenzale riduce la probabilità e la gravità della malattia.
La questione non è quindi se i vaccini saranno efficaci, ma piuttosto quanto saranno efficaci.
fonte@TheConversation