Accade a Roma, una donna alla quale viene prescritto un calmante si ritrova ad abortire al settimo mese di gravidanza.
L’episodio è accaduto alla fine di aprile, il 24 del mese per la precisione, secondo la ricostruzione il calmante era stato prescritto alla donna da parte di una guardia medica, la donna aveva notato un eccessivo gonfiore alle gambe e alla braccia, evidentemente dovute ad una cattiva circolazione del sangue.
La guardia medica le avrebbe prescritto un calmante che purtroppo avrebbe provocato alla donna delle perdite ematiche, successivamente la donna si è recata in ospedale al Policlinico Casilino e lì si è dovuto procedere d’urgenza ad un parto cesareo.
Purtroppo era troppo tardi e nonostante la rapidità dell’intervento non si è riusciti a salvare il bambino, la donna ha subito presentato denuncia verso la guardia giurata rea di averle prescritto il calmante che avrebbe contribuito alla perdite di liquidi e alle perdite ematiche.