Tassi in aumento, rate più alte che mai, previsioni che non promettono nulla di buono almeno fino a fine anno: l’andamento dei costi sul mercato dei mutui è nettamente all’insù e a pagarne le spese è soprattutto chi sta rimborsando un finanziamento a tasso variabile.

Qual è l’andamento dei tassi e quali sono le previsioni per l’anno in corso
Il settore dei mutui negli ultimi mesi è in subbuglio. La decisione della BCE di contrastare l’inflazione aumentando il costo del denaro ha avuto immediate ripercussioni sui tassi di interesse e, di conseguenza, sui costi da sostenere per ottenere un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile.
La politica monetaria della BCE ha iniziato a far sentire i suoi effetti già a partire dall’estate e ci si aspetta che l’aumento dei tassi proseguirà per tutto il 2023 e almeno fino a che anche il tasso di inflazione non tornerà attorno al 2%.
Nel frattempo, l’Eurirs e l’Euribor, i tassi di interesse interbancari a cui sono agganciati rispettivamente i mutui a tasso fisso e quelli variabili, hanno raggiunto livelli inimmaginabili soltanto fino a un anno fa. Il risultato sono mutui a tasso fisso più cari e rate dei mutui a tasso variabile molto elevate.
Quali sono le opzioni più convenienti per chi sta rimborsando un mutuo o ne vuole sottoscrivere uno
Chi ha intenzione di accendere un mutuo in questi mesi deve valutare con attenzione le diverse alternative a disposizione. Un finanziamento a tasso fisso potrebbe rivelarsi la scelta migliore per un mutuo di breve durata, dal momento che è probabile che il tasso di interesse che si riesce a bloccare sia più basso rispetto ai tassi in vigore nei prossimi mesi.
Al contrario, per un finanziamento a lungo termine con scadenza a 20 o a 30 anni, potrebbe essere più conveniente un tasso di interesse variabile. A fronte di rate più alte nel primo periodo, si potrebbe infatti beneficiare dell’attesa ridiscesa dei tassi una volta che l’inflazione sarà tornata attorno al 2%.
Il discorso è invece diverso per chi sta rimborsando un mutuo a tasso variabile. A partire dalla seconda metà del 2022 l’importo delle rate ha iniziato a salire in maniera costante e le opzioni a disposizione per far fronte al rialzo dei tassi di interesse sono sostanzialmente tre:
– Aspettare che i tassi si stabilizzino, senza modificare il proprio finanziamento;
– Verificare se è possibile usufruire della possibilità di trasformare il tasso da variabile a fisso;
– Chiedere una surroga del mutuo, estinguendo il precedente finanziamento e accendendone uno nuovo a tasso fisso.
Come informarsi sull’andamento dei mutui
Sia per chi ha già acceso un mutuo sia per chi ne sta valutando l’accensione è importante monitorare il mercato e controllare l’andamento dei tassi di interesse. In questo senso l’Osservatorio tassi di MutuiOnline.it fornisce un grande aiuto, perché permette di controllare in pochi secondi l’andamento di diversi tassi e consente di confrontarli con i livelli registrati in passato.
Per avere un’idea più precisa dei costi da sostenere si può utilizzare il comparatore mutui di MutuiOnline.it e confrontare le offerte di diverse banche per il mutuo che si vuole sottoscrivere. Basta indicare l’importo e la durata del finanziamento, lo scopo del prestito e pochi altri dati per avere una panoramica completa delle diverse opzioni a disposizione.
Per verificare l’affidabilità e la competenza del comparatore è inoltre possibile leggere le recensioni riportate nella pagina Trustpilot MutuiOnline. L’esperienza vissuta da altri consumatori è un riferimento molto utile per chiunque stia vivendo un momento particolare come quello che precede l’accensione di un mutuo. Leggendo i giudizi e i feedback espressi da altre persone che hanno usufruito del servizio di comparazione mutui se ne possono verificare i punti di forza e chiarire i propri dubbi a riguardo.