Un recente studio pubblicato su Nature dai ricercatori della NASA ha rivelato una scoperta sorprendente riguardante la Luna, che potrebbe ridefinire la nostra comprensione della sua attività vulcanica. Si è scoperto che il granito, una roccia comune sulla Terra, esiste anche sulla Luna, nonostante la sua rarità sulla superficie lunare. Questa scoperta solleva numerose domande riguardo all’origine di questo “punto caldo” radioattivo rilevato sul lato nascosto della Luna.

Sino ad ora, si credeva che la Luna non avesse sperimentato attività tettonica né possedesse acqua liquida nella sua storia. Tuttavia, la presenza del granito suggerisce che ci sia stata un’attività vulcanica passata, aprendo nuove prospettive sulla comprensione del vulcanismo lunare. Matthew Siegler, uno dei coautori dello studio, afferma che le dimensioni e l’estensione del deposito di granito trovato sulla Luna implicano l’esistenza di un sistema granitico simile a quello terrestre, ma in una scala più grande di quanto precedentemente ipotizzato per la Luna.
La presenza di granito sulla Luna senza l’acqua e le placche tettoniche necessarie per la sua formazione solleva domande intriganti. Era presente acqua liquida in questa zona? O si tratta di un punto estremamente caldo collegato a un vulcano? Matthew Siegler si interroga sulle condizioni particolarmente estreme che potrebbero aver portato alla formazione del granito in assenza di acqua.
Tutto è iniziato con il rilevamento di un “punto caldo radioattivo” di grandi dimensioni sul lato opposto della Luna, seguito da analisi approfondite dei dati raccolti dalla missione Lunar Prospector. Questa anomalia ha spinto la NASA ad approfondire la composizione delle rocce locali. Attraverso ulteriori misurazioni, i ricercatori hanno identificato il granito come componente principale di questa formazione radioattiva.
La missione Lunar Prospector, lanciata il 7 gennaio 1998 come parte del programma Discovery della NASA, aveva originariamente lo scopo di mappare depositi di torio radioattivo sulla Luna. Tuttavia, gli strumenti a bordo della sonda hanno rivelato anche altre informazioni preziose, come la possibile presenza di acqua liquida, radon e idrogeno. Inoltre, la missione ha permesso di misurare con precisione il campo magnetico lunare e mappare la gravità sulla sua superficie.
La scoperta del granito sulla Luna apre nuove prospettive per la nostra comprensione del vulcanismo lunare e solleva interrogativi su quale potrebbe essere la causa di questo punto caldo radioattivo. Gli studiosi sperano che ulteriori ricerche possano fornire maggiori dettagli su questa insolita formazione rocciosa e sulle forze geologiche che hanno plasmato la Luna nel corso dei millenni.