Nel corso degli ultimi mesi, esperti del settore come un alto dirigente di IBM e la scienziata australiana Cathy Foley hanno indicato che l’informatica quantistica sta raggiungendo una fase critica di utilizzo pratico. Recentemente, Michelle Simmons, un’altra fisica australiana, è stata premiata per i suoi contributi nel campo dei computer quantistici al silicio.
L’entusiasmo intorno all’informatica quantistica è palpabile. Ma, per capirne meglio, cos’è un computer quantistico? I tradizionali computer digitali operano attraverso numeri interi, esprimendo le informazioni in sequenze di 0 e 1. D’altra parte, ci sono i computer analogici che utilizzano numeri variabili. Tuttavia, nel mondo della fisica quantistica, si lavora con numeri complessi. E, negli anni ’90, si è capito che alcuni problemi possono essere risolti più efficientemente usando algoritmi basati su questa fisica. Da qui, l’idea di creare computer che utilizzano questi principi, dando vita all’informatica quantistica.
L’importanza dell’informatica quantistica risiede nel suo potenziale rivoluzionario. Mentre la maggior parte delle sue applicazioni è attualmente espressa in termini matematici astratti, alcune delle sue possibili implementazioni includono la crittografia, simulazioni dettagliate delle strutture molecolari e l’accelerazione di problemi di ottimizzazione e apprendimento automatico.
Nel 2023, l’informatica quantistica ha iniziato a spostarsi dai laboratori universitari alle strutture industriali, con grandi aziende e finanziatori che investono massicciamente. I prototipi attuali, come quelli prodotti da IBM e Google, non sono ancora perfetti e sono noti per i loro errori. La sfida principale ora è sviluppare un computer quantistico che possa correggere autonomamente i propri errori.
Le tecnologie in uso variano: dai circuiti superconduttori alle particelle atomiche cariche, dai semiconduttori ai fotoni. Non è ancora chiaro quale di queste avrà la prevalenza, o se un mix di queste sarà la soluzione ideale.
Guardando al futuro, è difficile fare previsioni precise. Tuttavia, ci sono alcune aspettative nel campo, come migliori metodi di correzione degli errori, standard crittografici robusti contro le minacce quantistiche, e dimostrazioni concrete di superiorità quantistica. L’obiettivo a lungo termine è avere un computer quantistico a grande scala e senza errori, segnando definitivamente l’ingresso nell’era quantistica nel 21° secolo.
Fonte originale: TheConversation