Nelle gelide profondità del Sistema Solare esterno, due giganti ghiacciati, Nettuno e Urano, custodiscono segreti che solo di recente hanno iniziato a svelare. Grazie all’avanzamento tecnologico dei telescopi e alle incessanti ricerche degli astronomi, nuove lune emergono dall’ombra, ampliando la nostra conoscenza di questi affascinanti mondi.
Nettuno: due nuovi gioielli nella sua corona
Nel febbraio 2024, due nuove lune nettuniane sono state annunciate dall’Unione Astronomica Internazionale (UAI). Le due piccole lune, provvisoriamente designate S/2002 N5 e S/2021 N1, portano il numero totale di satelliti conosciuti di Nettuno a 16.
S/2002 N5, la più grande delle due, ha un diametro stimato di circa 23 chilometri e impiega circa 9 anni per completare un’orbita attorno al gigante blu. La sua scoperta è avvenuta grazie all’analisi di immagini acquisite dal telescopio Subaru nel 2002 e 2003.
S/2021 N1, invece, è un corpo celeste più piccolo, con un diametro stimato di circa 14 chilometri. La sua orbita è ancora incerta, ma si pensa che impieghi circa 26 anni per completare un giro attorno a Nettuno. La sua scoperta è avvenuta grazie al telescopio Víctor M. Blanco in Cile nel 2021.
Un mistero da risolvere: l’origine delle lune nettuniane
Le due nuove lune di Nettuno presentano caratteristiche che le distinguono dalle altre lune del sistema. Le loro orbite sono retrograde, ossia ruotano attorno al pianeta in senso opposto alla sua rotazione. Inoltre, le loro dimensioni sono relativamente piccole rispetto alle altre lune nettuniane.
Queste caratteristiche suggeriscono che le due nuove lune potrebbero essere state catturate da Nettuno in un secondo momento, forse in seguito a collisioni con altri oggetti celesti. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questa ipotesi e per comprendere meglio la loro formazione e la loro evoluzione.
Urano: una nuova luna nella sua famiglia
Nel luglio 2023, un’altra scoperta ha fatto scalpore: una nuova luna di Urano, chiamata provvisoriamente S/2023 U1. Con un diametro stimato di circa 8 chilometri, questa piccola luna porta il numero totale di satelliti conosciuti di Urano a 28.
S/2023 U1 è stata scoperta grazie all’analisi di immagini acquisite dal telescopio Subaru nel 2023. La sua orbita è ancora incerta, ma si pensa che impieghi circa 680 giorni terrestri per completare un giro attorno al gigante ghiacciato.
Un sistema solare in continua evoluzione
Le nuove scoperte di lune attorno a Nettuno e Urano ci ricordano che il Sistema Solare è un luogo ancora pieno di misteri. Nuove tecnologie e nuove osservazioni ci permettono di esplorare i confini del nostro sistema e di scoprire nuovi oggetti celesti che ci aiutano a ricostruire la sua storia e la sua evoluzione.
Oltre a queste nuove scoperte, vale la pena menzionare alcune delle lune più interessanti già conosciute di Nettuno e Urano:
Nettuno:
- Tritone: la più grande luna di Nettuno, con un diametro di 2700 chilometri. Ha una superficie gelida e craterizzata, con geyser attivi che eruttano azoto gassoso.
- Proteus: la seconda luna più grande di Nettuno, con un diametro di 420 chilometri. Ha una superficie molto scura e craterizzata.
- Larissa: una luna irregolare con una superficie molto craterizzata. Si pensa che sia stata formata dalla collisione di due corpi celesti.
Urano:
- Titania: la più grande luna di Urano, con un diametro di 1578 chilometri. Ha una superficie craterizzata e luminosa.
- Oberon: la seconda luna più grande di Urano, con un diametro di 1522 chilometri. Ha una superficie molto scura e craterizzata.
- Miranda: una luna con una superficie molto strana e irregolare. Si pensa che sia stata formata dalla collisione di due corpi celesti.
**Le nuove scoperte di lune attorno a Nettuno e Urano aprono nuove possibilità per la ricerca