Google potenzia la sua modalità AI per la ricerca, integrando capacità multimodali che permettono al chatbot di “vedere” e comprendere immagini, oltre a rispondere a domande complesse basate sul contenuto visivo. L’aggiornamento, annunciato ufficialmente, sarà disponibile per milioni di utenti negli Stati Uniti, sia su Android che su iOS.

Gemini AI e Google Lens uniscono le forze
La nuova versione di AI Mode Search sfrutta una combinazione della tecnologia di riconoscimento visivo Google Lens e una versione personalizzata di Gemini AI, il potente modello di intelligenza artificiale sviluppato da Google. Gli utenti possono ora scattare o caricare un’immagine direttamente dall’app Google e ricevere una risposta dettagliata, arricchita da link utili e suggerimenti contestuali.
“AI Mode si basa su anni di ricerca visiva e porta l’esperienza utente a un livello superiore,” ha dichiarato Robby Stein, VP of Product per Google Search. “Con le capacità di Gemini, ora l’intelligenza artificiale può comprendere interamente una scena visiva, dai materiali agli oggetti, fino alla relazione tra gli elementi presenti.”
Come funziona la nuova modalità AI
L’intelligenza artificiale utilizza una tecnica chiamata “fan-out”, che genera più query simultanee per ogni elemento presente nell’immagine. Questo permette di ottenere risposte molto più accurate, contestualizzate e personalizzate, capaci di andare oltre l’identificazione base degli oggetti.
Per esempio, caricando una foto di una libreria, AI Mode può:
- Riconoscere i titoli dei libri presenti
- Suggerire altri libri simili con buone valutazioni
- Rispondere a domande personalizzate per consigli di lettura su misura
AI Mode: la risposta di Google a ChatGPT Search e Perplexity
Con questa evoluzione, Google rafforza la sua posizione nella competizione con strumenti emergenti come Perplexity AI e ChatGPT con funzione di ricerca, offrendo risposte generate dall’intelligenza artificiale basate direttamente sul vastissimo indice di ricerca Google.
AI Mode era stata inizialmente lanciata solo per gli abbonati Google One AI Premium, all’interno del programma Labs, ma ora l’azienda ha aperto l’accesso a un pubblico molto più ampio negli Stati Uniti, includendo anche gli utenti non paganti di Labs.