Ogni giorno siamo costretti a darvi terribili aggiornamenti sul temibile e mortale virus dell’Ebola che si sta espandendo a macchia d’olio, oltrepassando le frontiere dei tre paesi dell’Africa Occidentale, dove fino ad ora si erano concentrati gli oltre mille decessi avvenuti dal mese di marzo.
Ieri vi avevamo annunciato la prima vittima, morta dopo il contagio, in Nigeria: a Lagos, le autorita’ nigeriane hanno chiuso e messo in quarantena l’ospedale dove e’ morto l’uomo che e’ la prima vittima del virus nel Paese.
Intanto il governo della Liberia ha annunciato misure “restrittive” per far fronte alla diffusione del virus dell’ebola nel Paese, compresa la chiusura delle frontiere. La Liberia chiudera’ anche altri punti di ingresso importanti come il valico di Bo Waterside, che unisce il Paese con la Sierra Leone, dove sono morte oltre 200 persone a causa del virus.
Le misure, che possono apparire drastiche, sono quantomai necessarie: il terribile virus ha una mortalità che può arrivare anche al 90% di decessi tra i contagiati e si trasmette con estrema facilità, soprattutto nella sua fase tardiva.
Con sintomi che vanno dal vomito alla diarrea, arriva a provocare emorragie interne ed esterne, con piaghe dolorosissime fino al sopraggiungere della morte.