Il quotidiano francese Paris Match ha ricevuto da una fonte vicina all’inchiesta sull’airbus la descrizione di un video registrato dallo smartphone di un passeggero, recuperato tra i rottami dell’aereo, ma la Procura di Marsiglia smentisce.
Il video sembrerebbe ritrarre solo pochi secondi. La scena sarebbe ovviamente caotica, senza immagini nitide. Si sentirebbero distintamente le urla dei passeggeri ed esclamare “mio Dio” in varie lingue. Poi tre tonfi metallici, probabilmente il pilota che cercava di sfondare la porta della cabina, infine un boato. Poi più nulla.
Paris Match ha anche pubblicato la trascrizione del file audio della scatola nera, gli ultimi 14 minuti del volo. Si sente il comandante avvisare il copilota di lasciare un attimo la cabina perché deve andare alla toilette “ora sei tu che controlli” dice rivolto a Lubitz. E lui, sottovoce, risponde: “lo spero”.
Poi il rumore del bottone che chiude dentro il copilota, i tentativi del comandante di aprire la porta, le imprecazioni, qualche passeggero che si avvicina per capire cosa succede e il comandante che chiede di prendere un’ascia nascosta nell’aereo per tentare di sfondare la porta, gli allarmi sonori. Il primo urto dell’aereo con un’ala sulla montagna, le grida, lo schianto.
Lufthansa sapeva degli episodi di depressione di Andreas Lubitz. La stessa compagnia tedesca lo ha ammesso dicendo anche di essere stata informata nel 2009 del “grave episodio depressivo” che il ragazzo aveva attraversato.
L’azienda gli aveva comunque garantito l’idoneità al volo. Lufthansa e le compagnie assicurative hanno stanziato per risarcimenti ed indennizzi legati alla tragedia del volo Germanwings 4U9525 trecento milioni di dollari, pari a circa 279 milioni di euro. Lo ha rivelato il quotidiano economico finanziario tedesco Handelsblatt.