Entra nel vivo la partita per il successore di Giorgio Napolitano che dovrebbe essere eletto nella giornata di domenica 1 Febbraio.
Ormai nei palazzi della politica non si gioca più neanche a cercare il nome attraverso l’identikit fornito nei giorni scorsi dai rappresentanti del governo.
Queste sono ore febbrili di incontri e di trattative tra le forze politiche. Si ha la sensazione dell’azzeramento di tutti i nomi fino ad un attimo fa in campo fatta eccezione per Sergio Mattarella e Romano Prodi. Il primo gradito al premier Matteo Renzi, il secondo all’anima diessina del Partito Democratico, a Sel e a qualche esponente del Movimento 5 Stelle di Grillo e Casaleggio.
Bocche cucite e colombe in azione per arrivare ad una scelta condivisa per non trovarsi nel pasticcio tutto italiano che portò due anni fa alla rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale.
Per ora la possibilità di scheda bianca alle prime votazioni sembra ancora la strada migliore perseguita dai democratici.