Il Governo ha approvato il disegno di legge “Riforma della Rai e del servizio pubblico radiotelevisivo”.
Al termine del Cdm il premier Matteo Renzi ha dichiarato alla stampa “Nel ddl ci sono alcune piccole modifiche della governance della Rai che offriamo al dibattito parlamentare: nessuno di noi vuole mettere le mani sulla Rai, la tesi contraria cozza con la realtà. È il contrario. Se la maggioranza vuole mettere le mani sulla Rai, basta che stia ferma e si affidi alla legge Gasparri. Nella riforma del governo relativa alla Rai diamo al futuro capo azienda qualche potere e qualche responsabilità in più”.
Ha poi continuato affermando che “Anche la Rai deve essere liberata dal dibattito frustrante tra singole forze politiche. La Commissione parlamentare di vigilanza deve essere mantenuta: ma deve solo vigilare e controllare. Se la riforma non verrà approvata in tempo, il Cda della Rai verrà nominato con la legge Gasparri. Per la prima volta con la riforma della Rai diamo la possibilità ai dipendenti di indicare uno dei sette membri del cda, che sarà votato dai lavoratori in assemblea. È un modello che mi piace moltissimo ma che per la prima volta si attua nella P.A. in Italia”.
Infine ha concluso dicendo “Abbiamo riflettuto sulla possibilità di eliminare il canone, ma è una cosa molto difficile. Il governo successivamente elaborerà una scelta e poi farà una proposta. Nel ddl sulla Rai approvato oggi infatti c’è una delega a sciogliere questo nodo, vogliamo far sì che non ci sia un’evasione per cui cittadini onesti lo pagano e altri rifiutano di farlo”.