La missione spaziale OSIRIS-Rex continua a regalare emozioni e dati cruciali agli scienziati. Domenica, la capsula spaziale incaricata di riportare sulla Terra i preziosi campioni raccolti dall’asteroide Bennu, è atterrata con successo. Questi campioni, ora alloggiati presso il Johnson Space Center della NASA, rappresentano un tassello fondamentale per comprendere meglio le origini del nostro sistema solare.
Gli scienziati hanno già iniziato il delicato processo di apertura della capsula. Questo compito viene eseguito in un ambiente altamente controllato per prevenire qualsiasi possibile contaminazione, come evidenziato da una relazione di IFLScience. Sebbene solo il coperchio sia stato sollevato, rivelando polvere nera e detriti, l’attesa cresce per l’apertura dello scomparto principale.
Queste prime fasi si stanno svolgendo in un laboratorio appositamente allestito per la missione OSIRIS-Rex, come dichiarato da Shaneequa Vereen della NASA. L’atteso momento dell’apertura del deposito principale, noto come TAGSAM (Touch and Go Sample Acquisition Mechanism), è programmato per l’11 ottobre e sarà trasmesso in diretta dalla NASA.
Uno degli aspetti più intriganti di questi campioni è che risalgono a un periodo molto antico della storia del sistema solare, mantenendo una conservazione eccezionale. OSIRIS-Rex ha raccolto ben 250 grammi di materiale, una quantità significativa che promette analisi dettagliate e potenzialmente rivoluzionarie.
Ma la missione di OSIRIS-Rex è lungi dall’essere completa. La navicella spaziale è già in rotta verso un nuovo obiettivo, l’asteroide Apophis, che raggiungerà nel 2029. Mentre gli scienziati sono impegnati a esaminare i campioni appena arrivati, OSIRIS-Rex è pronta a continuare la sua esplorazione, portando avanti la ricerca e fornendo nuove ed eccitanti scoperte sullo spazio che ci circonda.