L’apologia del fascismo è un reato da decenni, eppure sono ancora centinaia di migliaia, in tutta Italia, gli estremisti di destra che rimpiangono il periodo fascista e le gesta del loro “eroe”, Benito Mussolini.
Persone spesso spinte dalla propria indole violenta, che si manifesta anche nella quotidianità e nei rapporti familiari, come dimostra una bruttissima storia che in queste ore viene da Bologna.
Un uomo di 39 anni, di Pieve di Cento, durante una lite in casa ha aggredito la moglie di 41 anni sferrandole un violento pugno alla nuca.
E, quando sono arrivati i carabinieri, è andato su tutte le furie, urlando contro la donna frasi come “Comunista di m…! Non sei Italiana, Non hai il permesso di soggiorno! Viva il duce!”, indicando un busto raffigurante Benito Mussolini.
Il 39enne, con precedenti per reati contro la persona e in materia di droga, è stato riportato alla calma dai militari che lo hanno ammanettato e condotto in caserma, poi in carcere.
La donna, invece, è stata trasportata al pronto soccorso e medicata alla testa con una prognosi di quattro giorni.