La scelta della giovane Brittany di voler morire scegliendo l’eutanasia ha fatto il giro del mondo e l’opinione pubblica si è “spaccata” letteralmente in due fazioni.
Da un lato coloro che hanno reputato giusta e condivisibile la scelta di Brittany di porre fine ai suoi giorni tramite la “dolce morte”. Dall’altra parte coloro che reputando la vita un dono di Dio non hanno accettato un gesto simile.
Su questa triste e toccante vicenda ha fatto sapere la sua opinione anche il Vaticano, tramite il presidente della Pontificia accademia per la vita, il monsignore Carrasco de Paula.
L’alto prelato sulla storia della giovane americana che malata di un cancro incurabile al cervello, ha scelto l’eutanasia ha detto: “Il suicidio assistito è un’assurdità, perché la dignità è un’altra cosa che mettere fine alla propria vita. Non giudichiamo le persone, ma il gesto in sé è da condannare”.
Nell’intervista rilasciata all’Ansa questo rappresentante del Vaticano ha aggiunto: “Questa donna, lo ha fatto pensando di morire dignitosamente, ma è qui l’errore, suicidarsi non è una cosa buona, è una cosa cattiva perché è dire no alla propria vita e a tutto ciò che significa rispetto alla nostra missione nel mondo e verso le persone che si hanno vicino”.