Il caffè fa male? Alza la pressione, ci rende nervosi? Niente di tutto questo per milioni di persone per le quali il caffè è un vero e proprio rituale giornaliero, un elemento indispensabile per iniziare la giornata ma anche per rilassarsi e per proseguirla, spesso però si è sottolineato solo l’aspetto negativo di questa bevanda quando oggi si può certamente affermare che proprio il caffè potrebbe essere un vero e proprio elisir e fare bene al nostro corpo.
Il caffè, come tutti noi sappiamo, è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiacee, un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13.500 specie.
Esistono molte leggende sull’origine del caffè. La più conosciuta dice che un pastore chiamato Kaldi portava a pascolare le capre in Etiopia. Un giorno queste incontrando una pianta di caffè cominciarono a mangiare le bacche e a masticare le foglie. Arrivata la notte le capre anziché dormire si misero a vagabondare con energia e vivacità mai espressa fino ad allora. Vedendo questo il pastore ne individuò la ragione e abbrustolì i semi della pianta come quelli mangiati dal suo gregge, poi li macinò e ne fece un’infusione, ottenendo il caffè.
Storicamente certo è che nel XV secolo la conoscenza della bevanda a base di caffè si estese fino a Damasco, al Cairo per arrivare infine ad Istanbul, dove il suo consumo avveniva nei luoghi d’incontro dell’epoca.
Per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente, Venezia fu la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI secolo; ma le prime botteghe del caffè furono aperte solo nel 1645.
Decantata da molti come una bevanda irrinunciabile, d’altronde come in tutte le cose, naturalmente, la virtù sta nel mezzo, e non bisogna quindi mai esagerare. La dose sicura di caffeina in una dieta giornaliera è di circa di 300 mg (la stessa contenuta, grosso modo, in tre tazzine di caffè espresso o in 6 tazze di tè).
Tale limite può essere raggiunto anche ingerendo 10 lattine di coca cola, 8 tazze di cioccolata calda o 400 grammi di cioccolato extrafondente. Per questo motivo occorre tenere sempre in considerazione l’effetto sinergico e cumulativo dei vari alimenti e, insieme ad esso, anche il contributo di alcuni farmaci a base di caffeina, come certi analgesici, brucia grassi e anoressizzanti.
Caffè poche controindicazioni e tantissimi benefici
Il caffè, tra le controindicazioni segnalate, essendo una bevanda particolarmente ”grezza”, ha una composizione che reca particolarmente fastidio al ph dell’organismo, e in particolare all’intestino. L’assunzione troppo frequente di caffè porta quindi a quella sensazione di bruciore di stomaco con effetti collaterali quali gastriti, reflussi gastrici e molte altre conseguenze anche importanti.
Studi scientifici e molte riviste mediche hanno anche appurato che il caffè porta all’aumento del battito cardiaco. Questa sensazione di tachicardia porta a lungo andare un disequilibrio all’interno dell’organismo ed inevitabilmente se non cambiano le abitudini della persona, si accuseranno conseguenze ben più importanti come attacchi di panico, ansia, nervosismo e mal di testa.
Eppure, secondo un’analisi condotta dall’Università di Southampton, pubblicata sul British Medical Journal, il caffè avrebbe più benefici che controindicazioni.
Nello specifico, i ricercatori hanno raccolto i dati sull’impatto del caffè su tutti gli aspetti del corpo umano, scandagliando oltre 200 studi. E’ emerso che, rispetto a chi non beve caffè, coloro che consumano circa tre tazze della bevanda al giorno sembrano avere un minor rischio di avere problemi cardiaci e di morire a causa di questi. “I benefici del consumo moderato di caffè sembrano superare i rischi” hanno spiegato gli studiosi.
La bevanda in particolare è associata dagli studiosi a un più basso rischio di tumori, quali quello alla prostata, all’endometrio, alla pelle e al fegato. Ma combatte anche il diabete di tipo 2, i calcoli alla cistifellea e la gotta. Ed è proprio per il fegato, peraltro, che il caffè sembrerebbe essere un vero toccasana, perché contrasta l’insorgenza di cirrosi.
Un altro studioso ha comunque messo in ogni caso in guardia gli amanti di questa bevanda, dal momento che spesso essa viene gustata insieme allo zucchero raffinato, che al contrario è da limitare al massimo.
In sintesi, i ricercatori hanno affermato che stabilire esattamente come il caffè possa avere un impatto positivo sulla salute è “difficile”, ma potrebbe essere dovuto agli effetti degli antiossidanti e anti-fibrotici, che preverrebbero o rallenterebbero il danneggiamento delle cellule del corpo.