Un bollettino di guerra, non si può definire in altro modo la lista delle donne uccise quotidianamente in Italia: non passa giorno in cui una donna, e sovente anche più di una, venga uccisa per mano dei propri compagni o ex compagni, amanti, persino amici.
Neppure il tempo, ieri, di raccontare della donna di Mazara del Vallo uccisa dal marito che l’ha massacrata di botte per tre giorni, che da Caltanissetta arriva una storia se possibile ancora più terribile:
un 27enne ha ucciso a colpi d’arma da fuoco l’ex amante 48enne e la figlia 27enne della donna nella loro abitazione nel centro storico di Mussomeli, nel Nisseno.
A scoprire il corpo senza vita di madre e figlia, sono stati il fratello 21enne e il fidanzato della ragazza.
L’omicida, secondo una prima ricostruzione dei fatti, si sarebbe presentato nello stabile in cui la donna, sua ex amante, viveva con i due figli, armato di revolver, un’arma regolarmente detenuta.
Probabilmente al culmine di una discussione, il 27 enne avrebbe estratto la pistola ed esploso almeno quattro colpi di pistola.
Per la donna e la figlia non c’è stato scampo: i colpi li hanno raggiunti alla testa. Poi il giovane ha puntato l’arma contro di sé e si è sparato.