Una importante rivelazione legata ai buchi neri potrebbe essere ufficializzata grazie all’Event Horizon Telescope.
L’EHT (Event Horizon Telescope), che ci ha portato la prima immagine di un buco nero nel 2019, rivelerà qualcosa di “rivoluzionario” questo mese e i ricercatori hanno promesso di mostrare “ampio materiale audiovisivo”.
È probabile che la presentazione, prevista per il 12 maggio, offra nuove allettanti spunti sul Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio che dovrebbe nascondersi al centro della Via Lattea e che il team del telescopio EHT sta studiando da anni.
Sebbene sia estremamente improbabile vedere direttamente il buco nero stesso (dopotutto, i buchi neri inghiottono tutta la radiazione, compresa la luce), potremmo vedere il suo orizzonte degli eventi, l’area di confine oltre la quale la luce non può più sfuggire, come riporta il portale Futurism.
Il Sagittarius A* è molto più vicino del buco nero fotografato dal team nel 2019, che si trovava al centro della galassia M87, a circa 55 milioni di anni luce di distanza.
Ma è anche molto più piccolo, avendo “solo” 4,3 milioni di volte la dimensione del Sole e dista solo 26.000 anni luce dalla Terra.
EHT è una collaborazione internazionale di astrofisici che esplorano l’ambiente circostante attorno a un buco nero, prospettive che potrebbero fondamentalmente riscrivere la nostra comprensione del cosmo.