L’arrivo di Internet in Italia è stato un evento fondamentale che ha segnato l’inizio di una nuova era digitale nel paese. Questa rivoluzione ha avuto inizio il 30 aprile 1986, quando l’Italia si collegò per la prima volta a Internet. Il segnale partì dal Centro universitario per il calcolo elettronico del Cnr di Pisa (Cnuce) e arrivò alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania, segnando l’inizio di una nuova era per le telecomunicazioni in Italia. Questo evento straordinario, tuttavia, fu in gran parte oscurato dal disastro di Chernobyl, avvenuto pochi giorni prima.
I protagonisti di questo importante passo furono Stefano Trumpy, direttore del Cnuce, Luciano Lenzini, appassionato scienziato e ‘architetto’ del progetto, insieme ad Antonio Blasco Bonito e Marco Sommani, che furono il cuore tecnico di questa avventura. Il progetto fu realizzato in sinergia tra il Cnr-Cnuce, Italcable e Telespazio, utilizzando la rete satellitare atlantica Satnet.
Negli anni ’70, l’Italia aveva già iniziato a lavorare in collaborazione con alcuni dei padri di Internet, come Robert Khan e Vinton Cerf, intuendo che le grandi macchine di calcolo avrebbero avuto un’influenza straordinaria nella trasmissione di informazioni e contenuti.
Negli anni ’80, l’Italia non era ancora completamente pronta per l’avvento di Internet. Solo poche università italiane erano collegate alla rete mondiale attraverso linee telefoniche lente e costose. Tuttavia, nel 1990, la situazione cominciò a cambiare con l’ingresso di Telecom Italia nella rete mondiale e la creazione delle prime piattaforme di email, sebbene l’accesso a Internet rimanesse limitato e costoso.
L’avvento di Internet in Italia ha portato profonde trasformazioni nella società e nell’economia del paese. Con la diffusione della banda larga, sempre più persone hanno avuto accesso alla rete, aprendo nuove opportunità di lavoro, formazione, svago e relazione. Le imprese, soprattutto quelle del settore tecnologico, hanno trovato in Internet un canale privilegiato per la promozione dei propri prodotti e servizi. Tuttavia, per raggiungere la piena inclusione digitale, l’Italia deve ancora investire in infrastrutture e formazione.
In sintesi, l’introduzione di Internet in Italia è stata un processo graduale ma fondamentale, che ha segnato l’inizio della digitalizzazione del paese e l’apertura verso un futuro sempre più connesso e tecnologicamente avanzato.