Il lockdown che ha caratterizzato tutta la fase 1 dell’emergenza Coronavirus in Italia ha portato migliaia di persone a ritrovarsi senza lavoro, con fabbriche, negozi, attività chiuse.
In tantissimi si sono ritrovati senza alcun entrata, ma con la necessità di continuare a pagare tutte le spese di affitto, utenze, ma soprattutto conciliando il pranzo con la cena.
Ma purtroppo le speculazioni non sono mancate neppure in ambito alimentare, e numerosi prodotti anche di prima necessità sono aumentati notevolmente.
L’allarme lo ha lanciato la Coldiretti: in contrasto con l’andamento dell’inflazione, che ad aprile su base tendenziale si è azzerata, il carrello della spesa registra un rincaro rilevante per molti prodotti alimentari la cui domanda è stata fortemente influenzata dal lungo periodo di quarantena e dalle inevitabili limitazioni ai consumi fuori casa.
In particolare, i prezzi della frutta hanno già subito un rincaro del +8,4%, quelli della verdura del +5%, ma anche latte (+4,1%) e salumi (+3,4%) stanno galoppando.
Ma ad aumentare è anche il prezzo della pasta (+3,7%), dei piatti pronti (+2,5%), del burro (+2,5%), dei formaggi (+2,4%), dello zucchero (+2,4%), degli alcolici (+2,1%) delle carni (+2%), del pesce surgelato (+4,2%) e dell’acqua (+2,6%).