Se finora c’è stata una certezza, questa è che il cibo italiano piace proprio a tutti nel mondo, ed il Made in Italy può contare su di un vasto mercato di appassionati in tutto il mondo.
Ma purtroppo oltreoceano ci ha messo lo zampino Donald Trump con l’imposizione di nuovi dazi e così, come denuncia Coldiretti. Le vendite sono già drasticamente calate.
Nello specifico, a un mese dall’avvio dei dazi americani sui prodotti europei, sono calate del 20% le vendite dei prodotti agroalimentari Made in Italy negli Stati Uniti. Nella “lista nera” americana si trovano beni alimentari italiani per un valore di export di circa mezzo miliardo di euro: dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dall’Asiago al Gorgonzola fino alla Fontina ma anche salumi, agrumi, succhi e liquori.
Gli aumenti del tariffe sui prodotti italiani hanno portato ad una crescita dei prezzi al consumo e, di conseguenza, ad una riduzione degli acquisti da parte dei cittadini e ristoratori statunitensi, spiegano gli esperti.
Peraltro l’amministrazione Trump ha già fatto sapere che potrà avvalersi della cosiddetta regola del “carosello” (“carousel retaliation”), che le consentirebbe di modificare periodicamente la lista dei dazi e la percentuale dopo i primi 120 giorni e successivamente ogni 180 giorni.
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