Da mesi ormai gli Usa stanno portando avanti una guerra senza esclusione di colpi contro la Cina, e Donald Trump in persona ha inserito nella black list, la lista cioè di imprese a cui è vietato avere rapporti commerciali con gli americani, numerosi colossi asiatici, Huawei in primis, per citare solo il più celebre.
Ma la Cina non se ne sta certo con le mani in mano, ed ecco arrivare l’ennesima mossa destinata a dare filo da torcere agli Usa ma anche al mondo intero: il governo cinese smetterà di usare computer e software stranieri.
Più nello specifico, secondo quanto riportato dal Financial Times, Pechino avrebbe deciso di imporre l’obbligo di sostituire entro i prossimi tre anni tutti gli hardware e i software di produzione straniera attualmente in uso presso uffici e istituzioni pubbliche e governative del Paese con prodotti nazionali.
In pratica tutti i device targati Microsoft, Hp, Dell e altri dovranno essere sostituiti da hardwre e software di produttori interni come per esempio Lenovo, proprietario della divisione personal computer di Ibm e già utilizzato da molte istituzioni pubbliche del Paese asiatico.