L’Intelligenza Artificiale (IA) ha compiuto passi da gigante nella diagnosi precoce dell’autismo, offrendo nuove prospettive e speranze a molte famiglie. Recenti sviluppi nel campo dell’IA hanno portato alla creazione di applicazioni digitali in grado di rilevare l’autismo in meno di 10 minuti, rappresentando una svolta significativa rispetto ai metodi tradizionali di screening.
Una delle applicazioni più promettenti è stata sviluppata da ricercatori della Duke University. Quest’app, denominata SenseToKnow, può essere eseguita su un tablet e misura una vasta gamma di indicatori comportamentali per valutare la probabilità che un bambino sia nello spettro autistico. La particolarità di SenseToKnow risiede nella sua capacità di fornire risultati completamente interpretabili, evidenziando quali indicatori comportamentali hanno guidato le sue conclusioni. Questo strumento può essere utilizzato in qualsiasi ambiente, inclusa la casa del bambino, superando le disparità note nella diagnosi precoce dell’autismo. La sua efficacia è stata dimostrata in uno studio pubblicato su Nature Medicine, mostrando un’accuratezza notevole nella diagnosi dell’autismo.
Un altro aspetto interessante del ruolo dell’IA nella diagnosi dell’autismo è la sua capacità di integrare e analizzare vari segnali comportamentali. Ad esempio, un’applicazione può valutare i movimenti facciali, la frequenza del battito palpebrale, l’orientamento al richiamo del nome e altri movimenti corporei del bambino mentre guarda brevi filmati progettati per evocare comportamenti legati all’autismo. Questa tecnica, nota come “analisi della visione artificiale”, permette di misurare comportamenti sottili e distintivi che sarebbero impossibili da rilevare ad occhio nudo. Questo approccio offre una risoluzione e una precisione elevate, contribuendo a migliorare l’accuratezza della diagnosi.
In uno studio condotto dall’Università della California del Sud, è stata esplorata un’altra applicazione dell’IA nel distinguere l’autismo da altri disturbi dello sviluppo simili. Utilizzando dati cinetici raccolti da iPad durante un gioco di colorazione, i ricercatori sono stati in grado di distinguere con precisione tra bambini con sviluppo tipico, quelli con disturbo dello spettro autistico e quelli con disturbo della coordinazione dello sviluppo. Questo studio ha rivelato la potenziale efficacia dell’IA nel distinguere l’autismo da altre condizioni con caratteristiche sovrapposte.
Infine, un approccio innovativo dell’IA alla medicina di precisione ha aperto nuove strade per la diagnosi precoce e l’intervento nell’autismo. Un team di ricercatori ha identificato un sottotipo di disturbo dello spettro autistico associato a dislipidemia. Hanno combinato un’ampia gamma di dati biomedici e sanitari, utilizzando l’IA per definire un sottotipo di autismo con caratteristiche molecolari distintive. Questo approccio potrebbe portare allo sviluppo di strumenti di screening e intervento specifici per sottotipi di autismo.
Questi sviluppi nell’uso dell’IA per la diagnosi dell’autismo rappresentano un enorme progresso, offrendo strumenti più rapidi, accurati e accessibili per l’identificazione precoce dell’autismo. Questi progressi non solo migliorano le prospettive di intervento precoce ma possono anche contribuire a ridurre le disparità nella diagnosi e nel trattamento dell’autismo.