“Al momento non si prevede di riportare al suo vecchio ruolo” . E’ tutta qua la laconica risposta che da il Governo Italiano al deputato democratico, Federico Gelli. Il parlamentare aveva interrogato l’esecutivo in merito allo spostamento del comandante Gregorio De Falco a compiti amministrativi. Uno spostamento secondo De Falco dettato da un comportamento vessatorio nei suoi confronti. Uno spostamento su cui ha chiesto spiegazioni l’onorevole Federico Gelli. “Questa rimozione, per la quale il comandante si sarebbe detto amareggiato, ha dichiarato Gelli- merita gli opportuni chiarimenti pubblici, anche per fugare eventuali sospetti che la possano collegare allo svolgimento del processo di Grosseto”.
E’ rimasta nella testa di tutti e nell’immaginario collettivo la telefonata tra il comandante Francesco Schettino e l’ufficiale della guardia costiera nella tragica notte del nubifragio dell’isola del Giglio del 13 gennaio 2012. “Quel salga a bordo” è costato caro al comandante Gregorio De Falco che si è dichiarato vittima di mobbing. Non è stato considerato così per il governo italiano lo spostamento resterà effettivo.