Il Centro studi di Confindustria ha annunciato che “le potenti spinte esterne hanno rimesso in moto l’Eurozona e l’Italia. Gli effetti di euro più debole, tassi ridotti e prezzo dimezzato del petrolio iniziano a essere ben visibili negli indicatori; alcuni dei quali sono al top da quattro anni. La ripresa accelera man mano che quelle spinte aumentano la fiducia e modificano le decisioni di spesa”.
Inoltre gli economisti del centro stimano un Pil che “viaggia verso un +0,2% nel primo trimestre”. Secondo il CSC sul fronte dell’occupazione ci sono “segnali di ripartenza già nel 2014 e avanzerà in presa diretta con la congiuntura; ciò aiuterà le famiglie a liberarsi dall’incertezza causata dalla crisi”.
Con il Jobs Act le nuove norme “sosterranno le assunzioni a tempo indeterminato. A gennaio il numero di persone occupate è rimasto sostanzialmente stabile, dopo il miglioramento nel 2014 concentrato al Centro e al Nord, più rapidi a rispondere ai cambiamenti congiunturali”.