Il coronavirus infetta anche le cellule della bocca, secondo un nuovo studio. Un’osservazione che spiegherebbe come le persone asintomatiche, che non tossiscono e non starnutiscono, possono trasmettere il virus attraverso la saliva.
Tossendo e starnutendo, le persone sintomatiche diffondono facilmente il coronavirus che ha infettato i loro polmoni e le vie respiratorie. Ma perché le persone asintomatiche sono ugualmente contagiose.
Un nuovo studio internazionale, che coinvolge ricercatori del National Institute of Health (NIH) degli Stati Uniti e diverse università statunitensi e britanniche, offre risposte in uno studio pubblicato il 25 marzo sulla rivista Nature Medicine. Secondo i ricercatori, le cellule della bocca e della saliva possono svolgere un ruolo più importante del previsto nella trasmissione del covid-19.
Per quanto riguarda la saliva, i ricercatori sapevano già che quella delle persone infette poteva contenere alti livelli di virus. Questo è anche il motivo per cui i test della saliva funzionano. Ma quello che gli scienziati non sapevano è perché la saliva conteneva il virus.
Nelle persone sintomatiche, può fluire dal naso o nei polmoni nella saliva quando le persone tossiscono. Ma non nelle persone asintomatiche. In questo caso, il virus potrebbe provenire da meno lontano: le cellule della bocca.
Per testare questa ipotesi, i ricercatori hanno prima studiato i tessuti orali di persone sane per scoprire se fossero vulnerabili al coronavirus. In altre parole, se, come le altre cellule bersaglio , le cellule della bocca avessero recettori chiamati ACE2, punti di ingresso per SARS-CoV-2.
Per alcune cellule delle ghiandole salivari e dei tessuti che rivestono il cavo orale. Sembrano persino avere tanti recettori quante sono le regioni note per essere sensibili al coronavirus, come ad esempio il tessuto che riveste il naso.
I ricercatori hanno quindi verificato se un’infezione fosse effettivamente possibile. Anche in questo caso, la risposta è sì. Pertanto, nei campioni raccolti al NIH da pazienti covid deceduti, l’RNA di SARS-CoV-2 era presente in poco più della metà delle ghiandole salivari esaminate.
In altre parole, le persone senza sintomi possono trasmettere SARS-CoV-2 attraverso la saliva, ad esempio durante l’espettorato.
In sintesi, la bocca, attraverso le cellule orali infette, svolge un ruolo più importante nell’infezione da SARS-CoV-2 di quanto si pensasse in precedenza, concludono gli autori dello studio.