L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione di una porzione del tratto addominale dell’aorta, il principale vaso sanguigno del nostro corpo, che attraversa il torace per collegare il cuore con l’addome e, quindi, dividersi per poter fornire sangue agli arti inferiori. In seguito a tale rigonfiamento, l’aorta può indebolirsi: con la forza della normale pressione sanguigna, è possibile che accade una pericolosa rottura, provocando emorragia interna e dolore interno.
Sebbene da tempo si studi con attenzione l’aneurisma dell’aorta addominale, ad oggi non sono perfettamente note le cause che conducono alla formazione di tale patologia. Si sospetta comunque che la dilatazione possa essere il risultato dell’indebolimento della parete del vaso in seguito a flogosi. Non è comunque da escludersi che l’infiammazione possa essere ricondotto a una patologia cronica delle arterie quale l’aterosclerosi, o ancora sia il risultato della formazione di fattori ereditari o lesioni.
Ma in che modo riconoscere l’aneurisma dell’aorta addominale? Purtroppo, la maggior parte dei soggetti non presenta alcun sintomo, poiché l’aneurisma si forma lentamente. Il paziente corre quindi il rischio di accorgersi dell’aneurisma solamente nel punto di esplosione, quando avverte pulsazioni e dolori alla parte media o inferiore dello stomaco. Fortunatamente, esami di routine possono oggi permettere l’evidenza della patologia.
Per quanto concerne infine i fattori di rischio, non è nota l’esatta eziologia del problema. È invece noto che vi siano dei fattori di rischio strettamente associati alla patologia, come un’età anagrafica superiore ai 50 anni, il fumo (o storia passata di fumatore), patologie arteriose (come l’aterosclerosi), alta pressione sanguigna (ipertensione), anamnesi familiare (ovvero, fattori genetici ricorrenti nella famiglia) e ipercolesterolemia, o colesterolo alto.
Qualora il medico dovesse riscontrare segni di un aneurisma dell’aorta addominale, sono indicati esami specifici che possano confermare la diagnosi, come la risonanza magnetica, l’ecografica o, ancora, la tomografia computerizzata.