Pechino effettuerà i test Covid-19 sulla maggior parte dei 21 milioni di residenti della città, come annunciato lunedì sera i funzionari.
Erano già iniziati i test gratuiti per 3,5 milioni di residenti del distretto di Chaoyang, dove sono stati registrati 46 dei 70 casi positivi di Covid-19 rilevati a Pechino da venerdì.
Le autorità sanitarie cinesi hanno annunciato che la campagna di test sarà estesa a 11 distretti, escludendo solo i cinque distretti periferici.
La capitale cinese ha anche chiuso cinema, bar karaoke e altri luoghi di intrattenimento, spingendo i residenti di lavorare da casa, rimanere in quartieri residenziali o in un’area riservata.
C’è stato un movimento ancora maggiore nei mercati e nei supermercati per fare scorta di cibo per la paura di un lockdown simile a quello imposto a Shanghai più di due settimane fa.
Shanghai, il principale hub finanziario della Cina, ha registrato oltre 15.000 infezioni e 52 decessi nelle ultime 24 ore, il numero più alto da febbraio 2020, all’inizio della pandemia, portando il bilancio delle vittime dall’attuale epidemia a 190.
Anyang, nella Cina centrale, e Dandong, al confine con la Corea del Nord, sono diventate le ultime città ad avviare il lockdown, giustificato dalla variante Ómicron del virus SARS-CoV-2.
Il Covid-19 ha causato più di sei milioni di morti in tutto il mondo da quando la malattia è stata rilevata alla fine del 2019 a Wuhan, nella Cina centrale.
La variante Ómicron in rapida diffusione e mutazione è diventata dominante nel mondo da quando è stata rilevata per la prima volta a novembre in Sud Africa.