La linea dura adottata da Obama contro la Russia è stata sostanzialmente condivisa dai Paesi del G7 presenti al summit dell’Aja.
Nell’incontro, i ministri delle sette nazioni più ricche l mondo, hanno discusso delle sanzioni nei confronti della Russia giudicata colpevole di aver illegittimamente invaso la Crimea.
La prossima riunione del G7, senza la Russia, dovrebbe tenersi a Bruxelles e non nella città russa di Sochi, ulteriore segno della volontà di tenere nel congelatore la presenza russa al g8. Ma su quest’ultimo punto ci sono posizioni leggermente differenziate dei vari Paesi.
Da parte sua, il Ministro degli Esteri russo Lavrov, utilizzando un’ironia che molti hanno giudicato impropria, ha detto che se per la Russia non c’è il G8, c’è sempre il G 20.
Ben più serio il vice consigliere Usa per la sicurezza Nazionale Ben Rhodes, che ha caldeggiato l’espulsione della Russia stessa dal G8, se Mosca non cambierà radicalmente la propria linea. Nel frattempo l’Ucraina ha ritirato le proprie truppe dalla Crimea, seriamente minacciate dai soldati russi.