Era il 1974 quando Erno Rubik, professore di architettura ungherese, ideò il rompicapo più famoso della storia, e anche il più venduto: oltre 300 milioni di pezzi in tutto il mondo.
Negli anni 70 lo chiamavamo cubo magico e quante gare di abilità sono state organizzate e quante ore abbiamo trascorso insieme a quell’oggetto colorato che, erroneamente, è definito giocattolo. In effetti, il cubo di Rubik è un capolavoro d’ingegneria matematica.
Negli anni sono stati sviluppati metodi e tecniche per risolvere più velocemente possibile il rompicapo. Si sono organizzati anche campionati mondiali che hanno visto la partecipazione di persone di ogni età e provenienza.
Ora a detenere il record di velocità di risoluzione è un robot Cubestmer 3, costruito con i Lego e munito di un cervello di uno smartphone, che ha impiegato 3,45 secondi per mettere a posto tutti i mattoncini colorati del Cubo Magico.
Il record umano di 5,5 secondi è stato stabilito nel 2013 e appartiene a un ragazzo olandese: Mats Valks.
Buon compleanno, dunque, al Cubo di Rubik che, a differenza dei supertecnologici passatempi moderni, continuerà a interessare ancora tante future generazioni.