La stragrande maggioranza delle donne, almeno una volta nella vita, si trova a dover fare i conti con qualche kg di troppo e quindi con la necessità di affrontare una dieta per ritornare al proprio peso forma.
C’è chi comprende l’importanza di una dieta equilibrata, per perdere in modo graduale il peso in eccesso, riuscendo a non riprendere immediatamente i kg persi, e chi va alla ricerca della perdita miracolosa, quelle diete lampo estremamente restrittive ma che promettono di perdere tantissimo in una manciata di giorni.
Al di là della perdita di peso, però, è importante capire che quello che quotidianamente assumiamo ha un’influenza essenziale sul nostro corpo e la nostra salute.
Il cibo stesso, ad esempio, può aiutarci a vivere di più e può avere anche un effetto anti-aging, aiutandoci ad apparire più giovani della nostra reale età anagrafica.
Ad esempio, secondo gli esperti della University of Michigan che, sulla rivista American Journal of Epidemiology, hanno pubblicato lo studio intitolato “Diet Quality Indices and Leukocyte Telomere Length among Healthy US Adults: Data from the National Health and Nutrition Examination Surveys (NHANES) 1999-2002”, una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e con poco zucchero, sodio e carne rossa lavorata promuove lo sviluppo di un invecchiamento cellulare sana nelle donne.
Una dieta sana, che quindi include tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno, agisce infatti nel profondo, a livello del DNA cellulare.
Per valutare l’invecchiamento cellulare, i ricercatori hanno misurato la lunghezza dei telomeri, strutture di DNA-proteina situate alle estremità dei cromosomi, che formano una sorta di “cappuccio” protettivo e che promuovono la stabilità del DNA. L’accorciamento dei telomeri è un fenomeno del tutto naturale, man mano che l’età avanza, ma numerosi fattori comportamentali, ambientali e psicologici possono accelerare tale processo.
Per capire gli effetti della dieta sui telomeri, i ricercatori hanno esaminato i dati raccolti da uno studio rappresentativo riguardante 5.000 adulti sani che seguivano regimi alimentari equilibrati. I dati raccolti hanno dimostrato che per le donne, la presenza di alimenti sani, come frutta, verdura, cereali integrali e pochi zuccheri, sodio e carne rossa lavorata, era associata ad una maggiore lunghezza del telomero.
Diete antiossidanti e anti-infiammatorie, spiegano i ricercatori, creano un ambiente biochimico favorevole ai telomeri e questo può aiutare a mantenere le cellule sane ed evitare malattie croniche.
“L’accento – sottolinea l’autrice principale Cindy Leung – dovrebbe essere posto sul miglioramento della qualità complessiva della dieta piuttosto che sull’enfatizzazione di singoli alimenti”.
Per gli autori, le diete definibili “sane”, sono state la dieta mediterranea, la dieta DASH e altre due diete indicate dalle linee guida del U.S. Department of Agriculture and the Harvard T.H. Chan School of Public Health.
E non è un mistero il perché: sono quelle che appunto enfatizzano il consumo abbondante di frutta, verdura, cereali integrali e proteine vegetali e limitano il consumo di zucchero, sodio e carne rossa e lavorata.
La ricerca ha quindi concluso che diete sane contribuiscono alla creazione di equilibri che garantiscono un minore invecchiamento cellulare e riducono il rischio di incorrere in malattie croniche.