Nella giornata di ieri è entrato ufficialmente in vigore un nuovo decreto che prevede, tra l’altro, la chiusura di tutte le discoteche e dei luoghi, chiusi o aperti, dove si possa ballare.
Una decisione presa dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’aumento dei contagi di Covid 19, aumento favorito anche dai giovani che, durante le vacanze, si riversano nelle disco e nei luoghi della movida, senza rispettare alcuna distanza di sicurezza.
Una decisione che però è stata accolta malissimo dal Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, che ha deciso di presentare un ricorso immediato al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende.
Il presidente Maurizio Pasca lo ha annunciato spiegando che: “Siamo stati i primi a chiudere, gli ultimi a riaprire e adesso dalla sera alla mattina si è deciso di chiudere un intero settore che dovrà mandare a casa centinaia di lavoratori”.
“Hanno colpito noi, quando la movida è ovunque. Si guardi che succede negli stabilimenti balneari e sulle spiagge – dice Pasca – è evidente che il problema non sono i locali da ballo”.
Quindi chiosa: “Chiederemo al ministro dove pensa che si riunirà adesso chi andava in discoteca – dice a Repubblica Pasca – da sempre la nostra associazione si batte contro l’abusivismo e con questa norma invece lo si incentiva”.