Torino, quartiere Barriera di Milano. Un uomo, un minatore in pensione, 86 anni, ha strangolato la moglie, della stessa età, nel letto di casa. Successivamente, con la stessa corda ha tentato di impiccarsi.
Poco dopo le venti del 29 marzo, la badante entra in casa dell’anziana coppia e da subito l’allarme al 118 “venite, fate presto, via Lauro Rossi 75”.
Presso il secondo piano di questo palazzo, i soccorsi trovano il corpo della donna, Rosanna Cavallari, ormai senza vita nel letto. Poco distante il marito, Luigi Musso.
Per tre anni ogni giorno, Luigi si è preso cura della moglie “con amore e pazienza”, a detta dei vicini di casa. Da qualche anno Rosanna aveva iniziato ad avere problemi di deambulazione, fino a non riuscire più a muoversi.
Un peso diventato sempre più gravoso con il passare degli anni, anche a causa dell’età avanzata. “Negli ultimi tempi sembrava stanco e provato, non era più il Luigi di sempre. Nessuno, però, pensava che arrivasse a tanto…” ha dichiarato un vicino di casa.
Da una prima ricostruzione degli investigatori, l’anziano ha preso una corda e ha soffocato la moglie. Poi con la stessa corda ha cercato di impiccarsi alla maniglia di una porta di casa. Se non fosse entrata la badante, che abita al portone accanto, sarebbe morto anche lui.
La badante è stata ascoltata dalle autorità. Anche lei conferma le sensazioni dei vicini di casa. Quella di un uomo ormai anziano che si è sentito solo nell’affrontare la malattia della moglie e, forse, troppo stanco per continuare a combattere insieme a lei.
Luigi è stato trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco in condizioni gravi, ma non in pericolo di vita.