Sono trascorsi dodici lunghi anni da quel tragico 24 febbraio del 2003, giorno in cui all’età di 82 anni se n’è andato un grande uomo ed un grande artista. Stiamo parlando dell’ attore cinematografico, doppiatore e regista italiano Alberto Sordi, colui che insieme ad artisti come Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni viene considerato uno dei “mostri della commedia italiana”. L’artista era stato colpito da un terribile tumore ai polmoni due anni prima e nella notte del 24 febbraio del 2003 si è spento nella sua casa di Via Druso.
Nel corso della sua brillante carriera Sordi ha ricevuto numerosi riconoscimenti come ad esempio il Premio speciale “Per la sua interpretazione” nel film “La grande guerra” nel 1959, un Leone d’Oro alla carriera ricevuto nel 1995 nel corso della mostra del cinema di Venezia, un premio Golden Globe nel 1964 come miglior attore in un film commedia o musicale “Il diavolo”, Il David di Donatello nel 1960 come miglior attore protagonista nel film “La grande guerra” e tanto altro ancora.
Ma ecco che a distanza di dodici anni dalla sua morte, oggi, sembra che Alberto Sordi sia stato dimenticato da molti. Proprio ieri, nel giorno dell’anniversario della sua morte, è stato possibile notare come enti, associazioni e istituzioni sembrano aver già dimenticato un’icona nazionale oltre che romana.